Qual è il metodo migliore per ridurre la quantità di rifiuti? EVITARE DI PRODURLI !
RIDURRE è la prima regola della sostenibilità. L’azienda che sceglie imballi più leggeri per i propri prodotti, riduce la quantità di residui di imballaggio da gestire nella fase post consumo.
In tema di “sostenibilità”, inoltre, non è da sottovalutare che i rifiuti rappresentano solo la punta dell’iceberg.
Produrre un qualsiasi imballaggio significa utilizzare energia, acqua e materie prime, con un impatto sull’ambiente dovuto all’impiego di risorse (fossili, idriche, vegetali).
Ridurre il peso dell’imballo significa quindi garantire già “a monte” un evidente beneficio in termini di sostenibilità.
Più l’imballo sarà essenziale e ridotto, minore sarà l’impatto ambientale derivante dalla sua produzione, dal suo utilizzo, dalla sua gestione e dal suo riciclo dopo l’uso.
Il riciclo è senz’altro una soluzione al problema dei rifiuti ed un metodo virtuoso per produrre nuovi manufatti impiegando materie prime seconde.
Tuttavia non è totalmente privo di impatto: basti pensare alle risorse utilizzate nelle attività di raccolta, selezione, lavaggio dei rifiuti , indispensabili per la produzione di nuove materie prime sicure e certificate.
Ridurre la quantità di imballaggio rimane il metodo più efficace per diminuire i rifiuti, proteggere l’ambiente e risparmiare risorse.

“Meno imballo, a parità di merci spedite: è il metodo che proponiamo da oltre 20 anni ”- dichiara Leonardo Volpi.
“Dal 1999 forniamo consulenza per ottimizzare l’imballo, ridurre la quantità di film estensibile utilizzata e massimizzare la resa di ogni kg. di plastica acquistata dai clienti.
Ottimizzare l’imballo significa infatti adottare un metodo che garantisca adeguata forza di contenimento a protezione del carico, ma utilizzando una quantità minima di film estensibile.”

L’imballo ideale :
- protegge le merci lungo la catena distributiva, per evitare che si danneggino diventando esse stesse un rifiuto da smaltire
- utilizza la giusta quantità materiale (quanto basta), in modo da generare meno residui di imballo da gestire a destinazione.
Come si procede per “ottimizzare” l’imballo dei carichi pallettizzati?
Con un’analisi dei fattori che devono trovare il giusto equilibrio : caratteristiche del pallet, caratteristiche del film estensibile, impostazioni della macchina avvolgitrice.
La valutazione tecnica consente di selezionare il corretto “schema” di imballo e il film estensibile più idoneo a garantire sicurezza delle merci e riduzione della quantità di plastica impiegata.

Risolvere ” l’equazione dell’imballo ottimale” migliora la sostenibilità ambientale ed economica
- riduce la quantità di film estensibile impiegato (e quindi l’utilizzo di risorse in fase produttiva)
- riduce i residui di plastica da gestire nel post consumo
- abbatte i costi generali di imballo e l’incidenza di tasse e contributi ambientali
- migliora la sicurezza delle merci, evitando che si danneggino trasformandosi in rifiuti da smaltire